
Un utente italiano ha denunciato Google riguardo l'auto-completamento delle query, perchè c'erano dei risultati inattesi: il suo nome e cognome era associato alle parole truffa e truffatore. Il giudice ha dato ragione a lui ed è stata inutile la difesa di Google che ha detto che il sistema di auto-completamento è basato su un algoritmo. Google dovrà quindi predisporre dei filtri.
0 commenti:
Posta un commento